Attrarre lo sguardo
laboratorio teatrale intensivo sulla
presenza scenica
condotto da Maurizio Cardillo
Un laboratorio
teatrale per apprendere, sviluppare, affinare la presenza scenica,
ovvero quella particolare capacità di ottenere “naturalmente” e
senza sforzo l’attenzione da chi ci guarda agire sulla scena.
Si parla spesso del “magnetismo”
dell’attore in scena, del misterioso fascino che emana dai grandi
interpreti.
Più semplicemente ci capita a volte di
essere colpiti da attori e attrici – a teatro, ma anche al cinema -
che, unicamente con la loro presenza, attraggono irresistibilmente il
nostro sguardo.
Molto spesso non è la bellezza fisica
a sedurci, e ancor meno altri elementi che riguardano l’apparenza,
come il costume di scena o il trucco; persino una bella voce non è
garanzia di fascino.
È qualcosa di indefinibile, che ha a
che fare con lo sguardo, la mente, il corpo dell’interprete.
E, soprattutto, con una sorta di aura
che lo (o la) circonda.
È, appunto, la presenza scenica, che
i partecipanti al laboratorio sono condotti a sperimentare, ognuno in
modo diverso, partendo da se stessi.
Attraverso giochi, esercizi, azioni e
improvvisazioni, gli allievi vengono portati a sviluppare la
consapevolezza del proprio essere in scena, condizione essenziale per
risultare efficaci, interessanti, credibili in ogni tipo di
interpretazione.
Alcuni dei temi agiti nel
percorso:
Lo Sguardo / Controllo e Abbandono /
Postura, Equilibrio / Percezione dello spazio / Percezione del tempo
scenico / Prontezza / Azione e Pausa / La danza dei contrari:
l’Impulso / La Fiducia in se stessi e negli altri in scena.
Il laboratorio si basa su azioni,
giochi, esercizi fisici guidati dall’insegnante e
sull’interpretazione di brevi testi teatrali e poetici che vengono
forniti a ciascun allievo all’inizio del percorso.