La locandiera

di Carlo Goldoni

con Elena Bucci (Mirandolina), Marco Sgrosso (Il Cavaliere di Ripafratta), Daniela Alfonso (Dejanira), Maurizio Cardillo (Il Conte d'Albafiorita), Gaetano Colella (Il Marchese di Forlipopoli), Nicoletta Fabbri (Ortensia), Roberto Marinelli (Fabrizio)

progetto Elena Bucci e Marco Sgrosso
regia Elena Bucci

CTB Teatro Stabile di Brescia - Le Belle Bandiere

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L'enorme fortuna di questo testo, studiato nelle scuole e messo in scena da moltissime compagnie, rischia di rendere muti. Possiamo però raccontare di quanto ci siamo divertiti a metterlo in scena, ritrovando le radici della più lucida commedia all'italiana del '900, spiando, attraverso un Goldoni che di certo ne è stato un avido testimone oculare, i segreti dei comici dell'Arte, dei quali sappiamo poco o nulla. Abbiamo provato ad uscire dalla strada comoda della corretta dizione italiana per avventurarci nelle consapevoli sporcature del dialetto, che hanno immediatamente reso più concrete le battute e più vive le situazioni. Di certo, quando scriveva Goldoni, l'italiano era ancora più colorato di ora. Il suo meccanismo perfetto, che muove a tratti la commozione pur facendola brillare tra le risate, non dà alcuna soluzione, ma pone continue domande.
Perché una donna non può realizzare il suo desiderio di autonomia fondandosi sulla sua capacità lavorativa e sull'indipendenza dei sentimenti?
Sono proprio tanto diverse le donne dagli uomini, sarà sempre guerra tra loro? Quanto ancora durerà l'illusione di una felicità costruita sulla ricchezza e sul benessere?
Cosa significa accogliere davvero i viaggiatori del mondo? Svelare le illusioni d'amore ci rende più forti e felici o ci consegna a un'inestinguibile nostalgia? E quanto ci protegge dal dolore? Quanto osservare con spietata ironia i limiti nostri e altrui ci aiuta a perdonare e ad accettare? Quanto abbiamo perduto sacrificando una visione del mondo al femminile a favore di una visione del mondo al maschile?